mercoledì 7 maggio 2008

ITINERARI STORICO-ARTISTICI

L’arte è diletto, ricreazione dell’animo,
intrattenimento, smarrimento

Francesco Petrarca
Premessa

Questo breve itinerario si propone di illustrare, senza troppe pretese, i luoghi ed i percorsi di interesse storico-artistico che hanno caratterizzato la Roma tardo - antica e medievale. Chiunque abbia interesse nel visitare i siti e le opere che hanno segnato il passaggio dal cosiddetto stile antico a quello medievale troverà in questa piccola guida indicazioni, illustrazioni, spiegazioni che, mi auguro, riusciranno a soddisfare le sue esigenze e le sue curiosità .Prima di passare al percorso vero e proprio, è opportuno introdurre il concetto di tardo – antichità e quello di Medioevo:

la data presa in considerazione dagli storici dell’arte come inizio vero e proprio del Medioevo è la fondazione dell’impero germanico sotto Carlo Magno, cioè l’anno 800. Il riferimento a questa data piuttosto che ad altre come il 313 (Editto di Milano) o il 476 (abdicazione dell’ultimo imperatore romano) si giustifica considerando che non si parla quasi mai di arte medievale prima dell’influenza della civiltà cristiana nel Nord Europa. Gli anni trascorsi tra l’epoca di Costantino (306 – 337) e quella di Carlo Magno (768 – 814) sono stati considerati a lungo decadenti e monotoni, fino a quando la recente ricerca li ha sollevati dalla loro dequalificante posizione, mettendo in risalto le loro caratteristiche più intime. L’arte di questi secoli ha un ruolo di importanza notevole: da un lato ha assicurato la continuità della tradizione classica, che rischiava di estinguersi a seguito della scomparsa della religione e della civiltà pagana, dall’altro ha costituito il punto di partenza per la trasformazione dello stile classico in quello medievale. Guardare lungo la linea artistica di questi anni non è semplice, bisogna considerare che l’Alto Medioevo è un periodo di evoluzione, trasformazione e mescolanza di caratteristiche; di sicuro non è un momento di declino, anzi, è proprio attraverso l’analisi di quest’ epoca che si può giungere alla comprensione dell’arte che segnò l’ “Era oscura”. Solo attraverso lo studio di queste istanze si può apprezzare pienamente lo sviluppo dell’arte di questi secoli, tra rosoni romanici e archi gotici a sesto acuto, passando per magnifici pezzi di oreficeria longobarda e severe icone bizantine. L’itinerario che vi propongo si snoda attraverso una linea cronologica che parte dall’arte alto – medievale ( longobardi, arte carolingia, rinascenza ottoniana), passando per l’arte romanica e giungendo infine all’arte gotica. Partendo dal presupposto che la città di Roma ha subito numerose e non sempre funzionali modifiche urbane, ho cercato di segnalare le opere e i monumenti più rappresentativi della tendenza artistica, considerando che molte costruzioni medievali sono state inglobate in edifici di epoche successive e solo alcune di esse conservano il loro aspetto originario. I periodi sono da considerarsi indicativi perché il cammino dell’arte non segue un percorso lineare e lo stile non può essere ingabbiato entro precisi limiti temporali.

INDICE ITINERARIO

PRIMA TAPPA – TARDO - ANTICHITA’ E ALTO MEDIOEVO ( IV sec. – VII sec.)

Arco di Costantino
Testa di Costantino ( Musei Capitolini)
Basilica di Massenzio
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Pietro
Chiesa di S. Maria Maggiore
SS. Cosma e Damiano
S. Maria Antiqua
S. Maria in Trastevere
Sant’ Agnese Fuori le Mura
Santa Prassede
S. Cecilia in Trastevere
S. Maria in Domnica

SECONDA TAPPA – RENOVATIO DI CARLO MAGNO (VIII sec. – IX sec.)
Coperta dell’Evangelario di Lorsch ( Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana)
Teca di Pasquale I, Tesoro del Sancta Santorum (Biblioteca Apostolica Vaticana)
Civitas Leoniana
Rilievi carolingi (Museo dell’Alto medioevo)
Santa Cecilia

TERZA TAPPA – RINASCENZA OTTONIANA (X sec. – XI sec.)
S. Clemente
S. Bartolomeo all’Isola
Castello dei Caetani
S .Urbano alla Caffarella

4. QUARTA TAPPA – ARTE ROMANICA ( XI sec. – XII sec.)
S. Maria in Cosmedin
S. Clemente
S. Maria in Trastevere
S. Maria Nuova
S. Paolo fuori le Mura
S. Prudenziana

5. QUINTA TAPPA – ARTE GOTICA ( XII sec. – XIV sec.)
Carlo I d’Angiò (Musei Capitolini)
S. Paolo fuori le Mura
S. Cecilia in Trastevere
S. Maria Maggiore
Polittico Stefaneschi (Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana)
Codice Giustinianeo (Biblioteca Apostolica Vaticana)

ARCO DI COSTANTINO
Questo monumento, situato nelle immediate vicinanze del Colosseo, è stato preso a lungo come esempio più chiaro del declino della scultura romana. In realtà, è uno dei monumenti più significativi dell’epoca: in esso sono scolpite nuove tecniche, nuovi concetti di rappresentazione spaziale e nuove idee di armonia della raffigurazione umana. Con questo monumento ha inizio peraltro il cosiddetto riuso, la tecnica cioè di riutilizzare pezzi antichi per monumenti moderni.

DESCRIZIONE
L’arco fu costruito nel 315 in occasione del decennale del potere di Costantino. Il monumento è a tre fornici1, con colonne sostenute da plinti2 ed è ornato da sculture appartenenti a differenti periodi. In alto, nell’attico3, statue e rilievi traianei, tra gli altri dell’età di Marco Aurelio; al di sopra dei fornici minori vi sono i tondi del tempo di Adriano, mentre altri particolari architettonici provengono da edifici precedenti. Al IV secolo appartiene il fregio posto subito sotto i tondi adrianei: qui è narrata l’ascesa al potere di Costantino. Famoso il rilievo dell’ adlocutio, sul fronte nord, dove la figura dell’imperatore (acefala) è posta in posizione frontale al centro della tribuna; ai lati le statue di Adriano e Marco Aurelio. La rappresentazione è organizzata tenendo conto delle posizioni gerarchiche, caratteristica questa dell’arte cosiddetta “provinciale”. Il rilievo è eseguito con il trapano e la prospettiva è ribaltata: i due gruppi del popolo dovrebbero in realtà trovarsi di fronte alla tribuna, invece sono girati e situati ai lati.

L’ARTE ISPIRA…
Ogni volta che mi trovo ai piedi di questo monumento mi sento come al centro di una svolta significativa. L’arco di Costantino è la trasformazione, è la testimonianza in pietra dell’evoluzione mentale, sociale, artistica di un periodo pieno di sorprese. La sua importanza in termini storico – artistici mi inibisce e allo stesso tempo mi coinvolge intimamente attraverso la sua particolare natura screziata e la sua danza incalzante di epoche e stili diversi.
Angela Angelillo

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