Fondazione Antonio Ratti Public Improvisations XIV Corso Superiore di Arti VisiveComo, 1 – 23 luglio 2008 Visiting professor Yona Friedman 22 luglio 2008 Corso Aperto – gli allievi in mostra Spazio S. Francesco - Como 22 luglio - 19 agosto Musée dans la rue – progetto site-specific, Yona Friedman 3 spazi pubblici - Como
mercoledì 16 luglio 2008
Public Improvisations
Fondazione Antonio Ratti Public Improvisations XIV Corso Superiore di Arti VisiveComo, 1 – 23 luglio 2008 Visiting professor Yona Friedman 22 luglio 2008 Corso Aperto – gli allievi in mostra Spazio S. Francesco - Como 22 luglio - 19 agosto Musée dans la rue – progetto site-specific, Yona Friedman 3 spazi pubblici - Como
martedì 15 luglio 2008
QUINDICESIMA QUADRIENNALE DI ARTE A ROMA
Dal 1931, le Quadriennali hanno il compito di offrire una panoramica delle tendenze più significative nelle arti visive in Italia, ma ogni edizione adotta uno specifico angolo di visione.
L’impianto critico della 15ª Quadriennale è stato affidato a una Commissione composta da cinque curatori e storici dell’arte, diversi per ambiti di interesse e percorsi professionali: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni.
Se l’ultima edizione (2003-2005) estendeva lo sguardo fino ai maestri degli anni Sessanta-Settanta ancora in attività, questa volta l’attenzione è circoscritta alle generazioni di artisti che hanno iniziato ad affermarsi in Italia negli ultimi vent’anni.
La Commissione ha, inoltre, scelto di riservare un omaggio a Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936-Milano, 22 giugno 2007), a un anno esatto dalla sua prematura scomparsa. A lui è dedicata l’apertura della mostra: la scultura Autunno, mai esposta in Italia e tra le ultime sue opere, è l’unico segno artistico che accoglie lo spettatore nella Sala della Rotonda. A lui è dedicata anche l’apertura del catalogo (Marsilio), con la pubblicazione di un suo vibrante intervento sull’etica dell’artista. L’omaggio vuole simbolicamente ricordare l’innovatività del linguaggio di Fabro e l’importante eredità teorico-critica del suo insegnamento.
Alla 15ª Quadriennale partecipano novantanove artisti, ciascuno presente con un’opera molto recente, spesso realizzata appositamente, in molti casi in situ. L’allestimento, a cura di Lucio Turchetta, ha risposto alla necessità di una presentazione equilibrata di lavori molto eterogenei per formato, tecniche di realizzazione, esigenze espositive. Il percorso della mostra si articola in tutti i 3000 mq del Palazzo di via Nazionale, non senza qualche sorpresa anche negli spazi dei servizi aggiuntivi.
Le linee guida della ricognizione
L’obiettivo della mostra non è quello di compilare un “chi è chi” dell’arte contemporanea italiana, ma di registrare le diverse declinazioni del nostro fare artistico negli ultimi due decenni, tra un confronto con l’eredità del più vicino Novecento (arte concettuale, minimalismo, i diversi ritorni alla pittura) e la ricerca di nuove dimensioni creative. Si è voluto, così, provare a tracciare una mappatura di esperienze ritenute rappresentative dei principali esiti della ricerca artistica condotta nel nostro paese dalla fine degli anni Ottanta ad oggi.
In questo ambito, si è scelto di dedicare una particolare attenzione agli artisti mid-career e giovani, portatori di linguaggi “in movimento” e indicativi di possibili evoluzioni nel prossimo futuro. L’età media degli artisti invitati è compresa entro i quarantacinque anni. Un quarto è “under 35”, uno su tre è donna. Si è cercato, inoltre, di identificare possibili specificità della situazione italiana nel sistema internazionale dell’arte. Si è tenuto, quindi, conto anche di particolari aggregazioni territoriali emerse nel nostro paese e cresciute nella condivisione di un clima culturale, a una relativa distanza da processi di omologazione.
Non è certo semplice fissare criteri che consentano di documentare l’estrema diversificazione di modalità espressive che caratterizza oggi la scena artistica italiana. Si è così scelto di non attribuire agli artisti delle linee di appartenenza: preminente è la personalità del singolo autore, la sua qualità di vedere, capire, interpretare il nostro momento storico. E’ proprio a partire dai primi anni Novanta che diventa arduo definire il profilo di una generazione di artisti che agiscono “in solitario” e avvertono sempre più il bisogno di rimanere fedeli a una propria identità. E’ un dato che emerge via via più prepotentemente e che viene confermato anche da questa edizione della Quadriennale.
Ogni tentativo di distinguere le opere in mostra a seconda delle pratiche artistiche appare limitativo, tanti sono i linguaggi per temi, tecniche, sensibilità e continui gli slittamenti tra diversi dispositivi formali.
Per quanto riguarda le tecniche, in linea generale, si può comunque osservare come tra le opere in mostra vi sia una forte componente video. Mai come in questa edizione della Quadriennale, inoltre, si registra una elevata presenza di installazioni, in gran parte a dimensione ambiente. Meno frequente, in questa edizione, forse è la fotografia. Un nucleo significativo di artisti continua a prediligere come mezzi espressivi la pittura, la scultura, il disegno, spesso in dialogo tra loro, piuttosto che con riferimenti iconografici (come il cinema), letterari, musicali.
Si possono egualmente anticipare alcuni dei principali campi di indagine che le opere riflettono. Alcune rimandano all’attualità, a tematiche come l’ambiente, gli armamenti, la sicurezza sul lavoro, il controllo sulla libertà personale. Molte, invece, hanno una dimensione privata e si interrogano su temi quali l’identità, la memoria, il fluire del tempo. Non poche si soffermano sulle interazioni tra l’individuo e lo spazio, dalla grande città ad ambienti chiusi, con una attenzione al suo impatto sui nostri comportamenti. Ci sono interventi che rivelano un interesse per i meccanismi comunicativi e le dinamiche interrelazionali. Altri si concentrano sulla genesi stessa dell’opera d’arte, sull’atto creativo.
Sarà una Giuria internazionale ad assegnare i premi della 15ª Quadriennale, una scelta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione dettata dalla volontà di favorire una occasione di concreta conoscenza degli artisti partecipanti da parte di tre personalità di alto profilo alla guida di importanti realtà espositive europee. La Giuria Premi è costituita, infatti, da Suzanne Pagé, Direttore della Fondation Louis Vuitton pour la création (dopo essere stata per diciassette anni alla guida del Museo d’Arte Moderna di Parigi), Gerald Matt, Direttore della Kunsthalle di Vienna, Vicente Todolí, Direttore della Tate Modern di Londra.
Tre i premi in palio. Il Premio Quadriennale, di 20.000 euro, il Premio alla giovane arte (under 35) di 10.000 euro e una medaglia d’oro alla carriera. Dato il taglio generazionale della 15a Quadriennale, il premio alla carriera sarà assegnato extra mostra a un riconosciuto maestro dell’arte italiana. I premi saranno assegnati e resi noti nel corso di una cerimonia che avrà luogo venerdì 12 settembre.
Altre novità di questa Quadriennale
ü L’orario estivo: per la Quadriennale il Palazzo delle Esposizioni osserverà un orario prolungato la sera, dalle 11 alle 23.30 il ven e il sab, dalle 11 alle 21 gli altri giorni.
ü L’offerta ai visitatori: per i più curiosi, oltre alle classiche visite guidate, sono a disposizione percorsi di lettura delle opere. A partire dal 2 luglio, ogni mercoledì e venerdì alle ore 18, senza costi aggiuntivi e senza prenotazione, è aperta la partecipazione a incontri che consentono di sperimentare nuovi approcci multidisciplinari all’arte contemporanea. Un progetto frutto della collaborazione con i Servizi educativi-Laboratorio d’Arte del Palazzo delle Esposizioni e con l’Università degli Studi La Sapienza.
La documentazione della 15ª Q: l’Archivio Biblioteca della Quadriennale (ArBiQ) ha curato un programma di documentazione della mostra che spazia dalla produzione di audiovisivi, alla realizzazione di un “progetto pilota” per la descrizione della New Media Art, all’ideazione di infopoint interattivi dislocati lungo il percorso espositivo (v. scheda in cartella stampa).
La mostra nella mostra: nello Spazio Fontana, al piano terra tra la libreria e la caffetteria, è aperta una mostra che racconta l’oggi e la storia della Quadriennale di Roma, attraverso una selezione di immagini suggestive tratte dal suo prezioso Archivio e un documentario realizzato in collaborazione con l’Istituto Luce e Rai Teche. Un altro progetto siglato ArBiQ.
martedì 8 luglio 2008
DIVE DIVINE E DIVANI- Superfici di pensiero
Venerdì 18 luglio 2008, dalle ore 19.30 alle 22.00, Luca Picchio presenta l’allestimento pittorico di Michele Nero, presso il Salone di Compagnia della Bellezza in Viale degli Ammiragli, 44 – con la collaborazione del Web Magazine CU.SP.I.D.E. e il supporto multimediale di Giovanni Croce.
Non sempre ciò che colpisce l’occhio arriva fino al cuore, spesso si ferma molto prima. Per un semplice appagamento estetico e visivo. Ciò che ci attrae è la bella forma, l’armonia dei contrasti, le tonalità più o meno forti, un certo gusto per la decorazione che, però, nulla hanno a che vedere con implicazioni emotive profonde che potrebbero rievocare in noi sensazioni passate o ricordi sommessi della nostra infanzia.
Elogio della superficie appunto. Esaltazione dell’esteriorità.
Perché tanta superficialità?
“Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze”, diceva Oscar Wilde. Allora recuperiamo la parte superficiale in ognuno di noi ed esaltiamola alla massima potenza. Godiamo con gli occhi, senza il filtro della ragione. Semplifichiamo, dividiamo, viviamo. Un ritorno primordiale alla semplicità infantile.
Quasi un nuovo realismo svuotato di implicazioni filosofiche e psicologiche. Un contenitore vuoto da non riempire, anzi forse da svuotare periodicamente. La bellezza a sé, l’arte per l’arte, l’inutilità assoluta. Tutto questo confluisce in Dive, Divine e Divani.
Dive
Cosa c’è di più appariscente di una diva, cosa c’è di più appagante della sua immagine? Un alone di mistero per non dire nulla della sua vita privata. Ma solo ammirazione, nel senso visivo del termine. Osservazione di coloro che hanno fatto della loro vita un’immagine, e quindi della loro esteriorità un’icona da celebrare. Quale migliore vetrina allora dello spazio allestito da Luca Picchio!
Divinità
Spogliate di qualsivoglia riferimento religioso queste immagini assumono un carattere puramente estetico e decorativo. Diventando così un insieme di simboli e accostamenti cromatici che hanno come unico fine la bellezza.
Divani
Assembramenti modulari di forme e colori, oggetti di uso quotidiano utilizzati per svagarsi, distrarsi, non pensare. Archetipi della futilità e del tempo libero, dell’ozio e del relax. Oggetti che diventano sempre più ornamenti estetici per le nostre case, che perdono la comodità a scapito del design. Riqualificandosi in una veste de-strutturata che li ri-connota esteticamente. “Je est un autre” o “Ceci n'est pas une pipe”.
Dive, divinità e divani come emblemi del vuoto. Un vuoto cosmico, dilagante. In una società che non ha voglia di riflettere ma che si vuole semplificare ai minimi termini per apparire in quello che è, forse in maniera più vera e sostanziale di quanto possa farci credere a parole o attraverso concetti troppo elaborati.
Michele Nero nasce ad Agnone (IS) nel 1979. Da sempre si dedica allo studio delle diverse forme artistiche, prima tra tutte l’iconologia classica greca e bizantina. Attento osservatore, ha dimostrato sempre un forte interesse per la figuratività e per la ritrattistica per poi dedicarsi nella sua ultima produzione anche alla tematica astratta. Ha realizzato diverse collaborazioni artistiche, alcune delle quali in ambito scenografico. Ha presentato a Roma, nel 2005/2006, la personale “Sacre dissonanze – A Sua immagine e differenza”. Ha partecipato al premio De Andrè nel 2007. Ha realizzato nel 2008 la personale “Per aspera ad astra” presso Lo Zodiaco di Roma. Ha partecipato recentemente alla collettiva “Disarticolando”.
DIVE, DIVINE E DIVANI
Superfici di pensiero
Compagnia della Bellezza
Viale degli Ammiragli, 44
00136 – Roma
www.lucapicchio.com
una produzione:
CUSP.I.D.E.
CUltura SPettacolo Intrattenimento Divagazioni artistiche Etno-gastronomia
www.cuspide.biz
cuspideblog.blogspot.com
+39 333 5284756
redazione@cuspide.biz – info@cuspide.biz
Official Blog: divedivinedivani.blogspot.com
E-mail divedivinedivani@gmail.com
La mostra sarà in allestimento dal 18 al 31 luglio presso Luca Picchio –Viale degli Ammiragli, 44 dalle ore 9 alle 19 e 30 anche lunedì – info 06 39740332
P.l’Ufficio Stampa
Sara Guglielmi
+39 393 9290923
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