martedì 28 aprile 2009

La Mer – La Dentelle, La Dentelle – La Mer

Anticipando l’ufficialità della consegna alla città di Calais del nuovo Museo: Cité International de la Dentelle et de la Mode de Calais, Maria Dompè, artista italiana particolarmente sensibile agli eventi con forte connotazione territoriale, realizza un opera ambientale di intenso impatto sensoriale.Il progetto prevede un intervento sul territorio: un singolare intreccio cromatico di leggerezza si snoda dal nuovo complesso museale, coinvolgendo l’intera area limitrofa.A partire da giovedì 14 maggio 2009, l’edificio dell’antica officina collettiva Boulart, diviene il palcoscenico dell’ “incursione nello spazio” dell’artista italiana.“Una trama tessuta unitamente alla antica tradizione del merletto di Calais, giunto dal mare dalla vicina Inghilterra. Una tradizione da preservare come prezioso patrimonio culturale, così come il mare, essenza della natura, sfruttata dall’essere umano. Con questo intento nasce il messaggio La Mer – La Dentelle, La Dentelle – La Mer per la cittadinanza di Calais che deve ricordare il proprio patrimonio e per l’intera collettività che deve salvaguardarlo. Onore alle fabbriche di Dentelle che continuano con grandi sacrifici a far sentire il suono delle macchine per produrre ancora il tessuto della magia. È bello pensare ad un filo che ha riunito così tante famiglie nella produzione di un tessuto fatto di spazio e vuoti, le stesse famiglie che spero si ricongiungeranno attorno al nuovo museo, segnando una contemporaneità della tradizione nell’arte e nella vita di Calais. M.D.”Nella Sua intima capacità di dialogo con lo spazio, di esplorazione dei contenuti, un “percorso” unico ed univoco,una fusione trascendente tra il mare come espressione divina della natura e la dentelle come espressione della creatività umana. “…Trasferito in una altra sfera, il mio viaggio ai confini del tempo poteva essere paragonato a una nuotata infinita nella quale corpo e spirito si ricongiungono sottoforma di unione sacra. …Ma affinché avvenisse il miracolo, tutto doveva incentrarsi in quel punto di equilibrio dove ogni gesto, ogni sforzo e persino la scelta più insignificante tendono allo stesso scopo: la ricerca dell’assoluto attraverso la sublimazione dell’arte di navigare. …Allora l’onda immane è tornata per trasportarmi più lontano, molto più lontano ancora, fino all’apice di me stesso. Lì ho intravisto con la mia barca tali sommità che il mio cuore sembrava sul punto di scoppiare, come palloncini che volano troppo in alto. E in quella immensità, dove mare e vento sprigionano scintille che salgono al cielo per fondersi insieme sotto il grande afflato delle stelle, ho ritrovato l’Alleanza…“Bernard Moitessier dal libro «Tamata e l’Alleanza» Una citazione per rafforzare idealmente il messaggio artistico. Bernard Moitessier: un simbolo della vela mondiale, un filosofo della vita, un’icona spirituale, per rappresentare l’intenso legame della città di Calais con il mare e la dentelle. L’«Alleanza», quell’unione planetaria che è il seme della vita dell’uomo.

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