A due anni dalla morte del padre, il grande scultore e orafo Germano Alfonsi, le figlie Bianca e Micaela hanno voluto omaggiarne la memoria con una mostra elegante e ricercata in Via Metastasio 15.
Sono presenti bronzi, sculture in oro, vetri di murano, gioielli, piatti e coppe in argento, nella volontà di rendere lo spettatore partecipe della infinita creatività e poliedricità di Germano, un artista capace di esprimersi pienamente con differenti materiali rendendoli unici grazie alla genialità del suo intervento manuale.
Splendide anche le opere realizzate in vetro di murano, sculture, calici e coppe in cui il maestro inserisce la sua sapienza di artista artigiano nei preziosi particolari in argento cesellato come Inno all’amore, del 1986, in cui il corpo di un uomo e quello di una donna si uniscono in un abbraccio dolce e appassionato.
Alle sculture si aggiungono i gioielli, vere e proprie “sculture in oro da indossare” in cui ritornano i temi a lui più cari: le maschere, i putti, figure della mitologia e dell’arte classica come Leda e il cigno, Bacco o la Venere di Botticelli.
Un modo unico per ornare con l’arte il proprio corpo: “tutti i miei clienti nel momento in cui indosseranno un mio gioiello, sentiranno tutta l’immensa emozione dell’amore e della vita che io ho messo in ogni mia singola opera…” Germano.
In mostra sono presenti anche i delicati abiti di Virginia Menta alla sua prima esposizione.
Giorgia Simoncelli
foto di: Flavio Costa
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